lunedì 6 novembre 2017

Salite e discese rigeneranti

La salita verso il Mottarone, scoperta quasi per caso un anno fa, per una passeggiata con amici.
Ex-ferrovia in salita
Partenza, come allora, dalla stazione intermedia della funicolare Stresa-Mottarone, località' Alpino (800mt slm), sponda Lago Maggiore.
Parcheggio e sono già quasi nei boschi, vicino a cavalli e asini della vicina proprieta'.
Il sentiero è il VL1, che nel primo km sale e scende su una facile gippabile, poi diventa un sentierino single track in salita fino a incrociare la strada Borromea che prosegue fino alla cima: io devio verso destra (tutto segnalato) cioè per il vecchio tracciato della ferrovia degli anni '60. La salita è netta, saranno circa 400mt di dislivello in 3km.
A sprazzi il lago Maggiore si fa vedere: a metà tracciato, la funicolare in funzione mi passa sopra la testa

Ci siamo quasi, un po' correndo...un po' camminando veloce: sbuco dietro la fermata della funicolare, di slancio arrivo in vetta al Mottarone (1500mt slm), dopo circa 6,5km e 700mt di dislivello circa dalla partenza.
Vista spettacolare e aria fresca.
Davanti, là sotto, c'è il Lago d'Orta...prima di tornare, ridiscendo dalla cima sul percorso delle piste da sci ora non innevate, proseguo verso la Baita Mottarone e risalgo la montagnetta sugli stretti sentierini che portano al Rifugio CAI Baveno Alpe Nuovo.
Prima di arrivarci, mi ributto in discesa alla base di una pista da sci e risalgo su netta pendenza di nuovo fino alle antenne del Mottarone, superando in salita i diversi escursionisti stranieri presenti.


Dalla vetta, vista verso il versante Lago d'Orta
Dalla vetta, vista verso il versante Lago Maggiore
Vista dalle montagnette
Bevo acqua, mangio un pezzetto di cioccolato e poi ritorno sullo stesso tracciato dell'andata: discesa bella, soprattutto nei tratti nel bosco, un po' meno per la cremagliera, dove i tipici sassi delle ferrovie sono un po' "scomodi"...
Provo un sentiero (diciamo una strada bianca) alternativo, ma mi porta alla strada asfaltata Borromea, da considerare solo se non voglio passare per la cremagliera.
Ritorno sui miei passi, scendendo di altitudine la temperatura sale e un bel sole mi attende al parcheggio.
Ottimo giro, 17km e 1000mt disl +/-.
Da rifare prima che neviche e geli....
In vetta le opportunita' sono tante e ci sono diversi km di sentieri in cui divertirsi.
All'inizio del tracciato, invece, è da segnalare dopo circa 1km dal parcheggio l'incrocio con il bivio dove si può prendere il segnalato sentiero VM5 per il monte Zughero, come alternativa.
Questo porta a incrociarsi con i sentieri M2 e M3 entrambi provenienti da Baveno: seguendo poi per la direzione Mottarone si passa dalla baita CAI dell'Alpe Nuova (ci sono passato con Trev quest'estate durante un giro in vetta), da dove si arriva in vetta attraversando le montagnette di cui parlavo sopra.
Devo provare a farlo magari la prossima volta o con la stagione più' calda, perché' sinceramente non sono come sia la salita sul tratto M2, se su sentiero o strada bianca o rocce...
Nella sezione percorsi inserirò a breve quello descritto in questo articolo.



Altimetria

lunedì 5 giugno 2017

10000mt di divertimento

Due righe, anche se a 10 giorni dalla gara, non avrei potuto evitare di scriverle sul Giro del Barro, 10km trail inserita nella manifestazione organizzata dalle Volpi d'Invorio e che comprendeva anche la gara lunga, di poco sopra i 20km.
La gara si sviluppa nei sentieri vicino a quelli di Ameno, dove mi reco ogni tanto.
Percorso della gara molto bello, con una salita impegnativa ma corribile fino al Monte Barro e discesa assolutamente divertente su single track, a tratti molto veloce e in altri più tecnica.
Su poco più di 100 concorrenti arrivo 17esimo, ma ero 13esimo all'inizio della discesa....
Gara da ripetere l'anno prossimo..la lunga..oppure no..ancora la corta...mi sono divertito un casino, spingendo molto di più del solito sapendo della lunghezza non eccessiva.
Ristoro finale ottimo, docce..cosa volere di più, brave le Volpi!
Questo fine settimana, complice un fuori porta a Bard, in Valle d'Aosta, impegno un paio d'ore su un percorso scovato su internet all'ultimo momento.
Dal bel paese di Bard si sale fino ad Albard, si riprende fiato e poi di nuovo a testa all'insù, gran salita, 4,5km e 900mt di dislivello con panorami mozzafiato a 1250mt slm.
Discesa molto tecnica, ma molto divertente, tra scalinate, prati e rocce, risbuco a Bard e risalgo di corsa fino alla sommità del forte per poi ridiscendere in picchiata fino all'auto.
Totale 1000mt di dislivello in altri 10000mt di divertimento.









mercoledì 10 maggio 2017

Iniezione di Trail

Passati un po' di fastidi muscolari, finalmente ho potuto dedicare un po' di tempo a quella corsa che risulta sempre appagante, mentalmente rigenerante e che è ogni volta nuova, perchè la natura cambia al variare delle stagioni, il fondo non è sempre uguale e i sentieri da scoprire non mancano mai.
Un paio di mesi cominciati con degli offroads nel parco del Ticino, riaffacciandosi poco alla volta ai 20km di lunghezza, con buona dose di saliscendi allenanti.
Poi il percorso dove avevo subito la contrattura a ottobre e il passaggio sulla spiaggia pietrosa del Ticino.



Ahh..già...poi c'è Ameno, ormai un mio parco di allenamento con veramente mille sentieri e alternative, in cui vado almeno una volta al mese..con chilometraggi dai 15 ai 30km.
La settimana scorsa ho scoperto la risalita da Colazza per il sentiero E3, assolutamente wild!
Una mattinata con un clima perfetto, dove mi sono divertito un sacco anche su questo nuovo tratto, inserito di diritto nei futuri allenamenti.



E poi la prova del percorso del Trail del Motty, 19km diventanti 25 per un errore (mio) tra i sentieri, seguito da un socio che di me si fidava..poco male, ci siamo divertiti e di sicuro i km in più mi fanno bene.
Infine domenica scorsa il Trail del Mottyno, circa 19km e 800mt di dislivello registrati dal GPS.
Ci arrivo, purtroppo, un po' scarico mentalmente e un po' stanco fisicamente ; ma questa non è una scusa.
La manifestazione è organizzata benissimo, la gara è fantastica, su un percorso spettacolare, più corribile di quello di 2 anni fa, ma ugualmente tosto.
Faccio la conoscenza di due compagni di squadra, Luca e Roberto, che conoscevo solo a livello "virtuale"
La mia gara scorre bene, inizialmente sul falsopiano sterrato, tra i guadi, un po' di fango, fino al suo picco sopra ai 1000mt da cui si gode una vista spettacolare sul Mottarone e i laghi che lo circondano.
Non ho mai visto così in tanti fermarsi a farsi dei selfie in gara...
Da lì in discesa; ho sempre corso sugli stretti sentierini...ed è un bene, spinto anche da chi mi precedeva.
Purtroppo gli ultimi 2km li ho sofferti tremendamente, discesa stratecnica, in cui non sono per niente agile e subisco una miriade di sorpassi.
A posteriori guardando i tempi, non sono andato poi malissimo in questa parte, anzi, ma devo assolutamente migliorare.
Per fortuna non ho mai mollato, soprattutto quando sugli ultimi  300mt di asfalto ho evitato un ulteriore sorpasso, correndo con energie sconosciute sotto i 4'/km...
Sperando in una buona condizione psico-fisica nei prossimi mesi, non mancherò di correre nuovamente su percorsi trail, siano essi inseriti in una gara oppure no.













lunedì 27 marzo 2017

Stragusto, La corsa del gusto


La solita tendinite primaverile al tendine d'Achille si riaffaccia...quest'anno cerco di curarla e sembra non acutizzarsi.
Anche perché ci tengo a partecipare alla Stragusto, La corsa del gusto, gara da 12,5km con sponsor principali Palzola e Fontaneto...quindi ottimi prodotti alimentari, quali gorgonzola, ravioli e pasta fresca.
Il tempo non è dei migliori...l'aria è fredda..ma a Cavallirio, nel parcheggio della Palzola, circa 200 podisti si riscaldano vicino all'antistante spaccio di formaggi.
Ci sono le amiche Raffaella e Sara che correranno la non competitiva, con i rispettivi mariti a supporto; Stefano, a dieta, ma non oggi, visto che le mani nel gorgonzola e nel piatto di tortellini all’arrivo le ha messe senza pensieri...e Marco, direttore di produzione e responsabile qualità dello stabilimento Palzola, uno che di gorgonzola se ne intende...
A mio supporto Barbara, provata dalla levataccia e dallo spostamento in avanti dell'ora legale, avrebbe dormito un'ora in più per recuperare lo spostamento e poi un'ora in più perché è domenica e poi un'ora in più....
La gara parte appena dopo aver salutato i compagni di NovaraCheCorre.
Un po' di asfalto sulla statale e poi nelle più strette vie tra le piante, con tratti in discesa e alcune salitine, tanto per fare un po' di fatica e per non annoiarsi.
Il gps non parte...pazienza...mi accodo a un gruppetto...dopo un po' chiedo a che punto siamo...km.4, 4"25"/km di media.
Si riprende il gps ..lo faccio partire. Il percorso è bello, pur se per lo più su asfalto, comunque tra i boschi, nelle strade che collegano un paesino all'altro. Suonano le campane, 10:30, siamo a metà, riesco a scambiare due chiacchiere con qualche podista, che al solito mi dice che dovrei essere avvantaggiato perché ho le gambe lunghe e al solito rispondo..”sì ma con 90 kg da portare avanti”. 
Oggi però effettivamente le gambe vanno bene, procedo e mi avvicino a chi mi precede. 
Sterrato, in campagna, non manca molto, in lontananza l'arrivo; nonostante il buon ritmo per le mie possibilità, sento il fiato sul collo di 4 bontemponi, restati fino ad ora alle mie spalle, mi passano..penso di non farcela a tenere il loro passo, ma ci provo. Si allontanano di una decina di metri…ma il traguardo è in vista..500mt..troppo presto per la volata e poi mi sembra di non avere più birra... 
Al diavolo! Freccia di sorpasso inserita, scalo marcia e sono 400metri sotto i 4'/km, in cui i malcapitati sentiranno solo un fruscio di vento passargli tra i capelli prima di vedermi davanti a loro.... 
Forse ho un po' esagerato nel racconto, però è stata una figata! 
Arrivo nel parcheggio del Raviolificio Fontaneto, concludendo la gara a 4’27”/km di media; ritiro il ricco pacco gara, ristoro a base di tartine di gorgonzola, poi un bel piatto di tortellini con pomodoro e infine un po’ di chiacchiere con gli amici. Bella mattinata di sport e non solo. 
E la convinzione che, nonostante i mille acciacchi dell'ultimo anno...non sono proprio da buttare via.









venerdì 6 gennaio 2017

La gara...la scelta migliore

Quattro i gradi sotto zero questa mattina, alla partenza della classica Corsa della Befana, svoltasi a Galliate.
Circa 400 i partecipanti.
Potevo andare a correre ieri sera, al buio, o partecipare alla gara questa mattina, anche se non mi sento a posto fisicamente.
L'attrattiva di una gara che conosco e che mi piace, ha la meglio; so inoltre che avrei incontrato molti amici allo start, Max, Raffa, Luca...
La prospettiva è quella di fare un buon allenamento, obiettivamente non sotto ai 4'40''/km anche perché faccio fatica a tenere i 4'50'' e la contrattura stessa si fa ancora un po' sentire.
Partenza al sole, con tiepido calore; da subito noto che la gamba non duole e va piuttosto bene.
I primi 3km scorrono tra asfalto e campagna sotto i 4'30''/km, sospinto dal gruppo, dall'agonismo e dalla voglia di scacciarmi dalle spalle un'annata di m....
Si passa per un bel tratto su sentiero nel bosco, poi la salita del cavalcavia della riseria in cui passo un paio di concorrenti, adoro le salite.
Ritmo pressoché costante intorno ai 4'35''/km, anche se la mancanza di forma fisica comincia a presentare i conti.
Ma là in fondo si vede il castello, una volta raggiunto si entra nel fossato e qui la parte più bella, un giro completo tortuoso all'interno dello stesso, sorpasso un podista sulla salitina finale e concludo 64esimo a 4'34'/km i 10,7km registrati.
Contento? Contentissimo, per mille motivi e scelta giusta, molto meglio di un buio allenamento serale...e felice all'arrivo, in cui nella mia mente do' idealmente un bel calcio all'annata appena trascorsa.