domenica 31 maggio 2015

Bentornato trail!

Il tendine migliora in maniera netta; in settimana però, sullo sconnesso, dava ancora un po' fastidio...
...ma le previsioni meteo per sabato (ieri) erano buone...i sentieri nei dintorni di Ameno in parte conosciuti...e questa volta ci sarebbe stata anche la compagnia.
Infatti butto l'idea al gruppo Trail di Novara che Corre e risponde con entusiasmo Enrico.
Dovrebbero essere 18km e circa 900m di dislivello: alle 8.45 siamo ad Ameno, ci conosciamo durante il viaggio da Novara.
Parcheggiamo e saliamo verso il monte Mesma, dopo un breve tratto di asfalto in discesa, utile come riscaldamento.
A 576m di altezza raggiungiamo la Chiesa sulla sommità, percorrendo la scivolosa Via Crucis all'interno della Riserva naturale del Monte Mesma
Scendendo sbagliamo strada la prima volta e rigiriamo sulla stessa via Crucis prima in discesa, poi ancora in salita.
Deviamo per un sentiero che dovrebbe portarci sulla retta via..macchè!
E' un saliscendi abbastanza corribile, allunghiamo il percorso e quando ce ne accorgiamo prendiamo una via alternativa; guado al ginocchio nell'Agogna, sentieri, belle salite verso il monte Barro
Il percorso non è proprio quello preventivato: purtroppo mancano le indicazioni sui sentieri (già me ne ero accorto l'altra volta, link).
Per fortuna è la mappa sul Garmin a guidarci.
Enrico ha una gran gamba! Io forzo il giusto per evitare fastidi al tendine e lui vola....letteralmente in una insidiosa profonda pozzanghera.
Ci si diverte, raggiungiamo i sentieri che avrebbero dovuto portarci un po più in alto verso la cappella del Vago, ma con mezz'ora di ritardo....
Poco male, riscendiamo su asfalto dalle cascine di Ameno verso l'Agogna e poi ritorniamo in salita ad Ameno su sentiero. Passerella in paese e arriviamo al punto di partenza.

18km e 750m di dislivello...bentornato Trail!












mercoledì 20 maggio 2015

Quella strana sensazione...

...è la stessa che provavo il sabato sera prima della partita di playoff di basket o semplicemente prima di una partita importante.
Mal di pancia...un po' di nausea...ti sembra di non stare bene, ma è solo una sorta di 'ansia sportiva'. Scompare non appena l'arbitro alza la palla in mezzo al campo.
Sono passati 10 anni dall'ultima partita e da quegli scatti di 25 metri ripetuti più volte sul parquet.
Questa sera i chilometri sono stati poco più di 5, la gara è la quinta tappa del Grand Prix di Novara, manifestazione organizzata da Alessandro Negri.
La forte tendinite se ne sta andando...domenica scorsa 15km rinfrancanti dopo 40 giorni di stop e successivo lento recupero..con un netto miglioramento nell'ultima settimana.
Come già scritto, sto apprezzando molto questa ripresa, inizialmente completamente imballato, poi esagero e mi devo fermare ancora una settimana, poi ricomincio, attento a ogni appoggio per evitare il riacutizzarsi della tendinite; sia chiaro, c'è di peggio in termini di infortuni.
Torniamo a questa sera...mal di pancia per una gara dalla quale non so cosa aspettarmi.  Forse un buon ritmo, magari appena sotto i 5'/km e nessun problema al tendine.
Riscaldamento di 1,5km; parto tra i primi con l'amico runner Raffaele, mi tira per un paio di km, poi al cavalcavia lo supero ed è lui a seguirmi.
Ritmo intorno ai 4'29"/km, un po' con il freno a mano tirato; a poco più di 500m dalla fine allungo, addirittura sotto i 4'/km. Finisco a 4'26"/km di media...senza fastidio al tendine...e senza mal di pancia.

martedì 5 maggio 2015

Va bene così!...

...perchè tutto sommato il tendine migliora, poco per volta.
La postura al lavoro e in auto non aiuta anzi.
 Nell'ultimo mese pochissimi chilometri, domenica 5km con il "Give me five" a Massimiliano, ritmo 5'30''/km...e oggi ...meglio, ma non più di quanto indicato in foto.
Ho aggiunto un chilometro e aumentato la velocità; il fastidio è ben presente, le gambe sono imballate, mi sento come ingessato, ma le sensazioni migliorano.
Sto apprezzando molto di più queste brevi uscite rispetto a quando giravo poco prima a pieno regime; forse ero un po' cotto...il problema muscolare in autunno, poi la Mezza preparata molto bene, vanificata da una giornata in cui il livello di energie era basso e da un irrispettoso vento contrario, poi l'infiammazione poco prima del Monteregio Trail.
Quella di questi giorni è una corsa senza obiettivi, se non quelli di ascoltare il proprio corpo, cercare una migliore falcata, sentire i messaggi mandati dalla parte dolente...è un po' come ricominciare dopo uno stop (per altro non lunghissimo...ma noi runner sappiamo quanto pesano più di 20 di giorni di k.o.) a fare una cosa di cui ci si era dimenticati.
Ripeto...proprio bella la breve sudata di questa sera...non ricordavo che si stava così bene dopo...e che belli i papaveri in fiore...dopodomani aggiungo un chilometro...