domenica 21 aprile 2013

Oggi...altri 15 sotto l'acqua..

Questa mattina, dopo il Monteregio di ieri, mi sentivo bene e invece di un defaticante, ho optato per un allenamento un po' più impegnativo.
15km con ritmo in progressione, con variazioni ogni 3km.
3km a 5'20''/km, 3km a 5'10''/km, 3km a 5'/km, 3km a 4'50''/km, 2km a 4'40''/km e ultimo km a 4'30''/km; l'allenamento è andato bene, tutto su asfalto (anche per non infangare le giallissime Mizuno), accompagnato per tutto il tragitto da una pioggia insistente e una temperatura ancora sotto i 10°C.


A Galliate, nel verde a due passi dall'ingresso del Parco del Ticino diversi sacchi pieni di spazzatura sono stati abbandonati per terra...non capirò mai il perchè...

Ahh...il sole?? E' uscito mentre facevo la doccia appena tornato a casa...

MONTEREGIO "Mini" TRAIL 2013

Tutta la settimana lavorativa con più di 25°C e chiuso in ufficio; si sapeva che il weekend non sarebbe stato bello, ma come direbbe Igor in Frankenstein junior: "Potrebbe essere peggio!".."e come?".."potrebbe piovere".
E infatti, sabato, alle 4 di mattina mi sveglio sentendo lo scroscio dell'acquazzone e il fruscio del vento, con il pensiero assonnato che va ai filari delle colline del Monteregio inzuppati e ai sentieri ridotti a ruscelli...

Temperatura freddina questa mattina a Ghemme, occorre mettere ancora la maglia invernale e i guanti; gli organizzatori ci mettono in riga nella zona della partenza nel Recetto e ci dicono di aver dovuto forzatamente ridurre di due km il percorso reso impraticabile in alcuni punti dalla pioggia e per evitare di farci fare alcuni guadi.
Pazienza...comunque un grazie agli organizzatori che hanno "corretto" i percorsi la mattina all'alba prima della gara.
Doveroso discorso in ricordo delle vittime alla Maratona di Boston e si parte.
Nel trail in versione più corta è presente anche Raffaella di Novara Che Corre; ritmo alto fin da subito. Percorro i primi 2 km, tutti in salita (da 240mt a circa 300 slm), in più di 1 minuto in meno rispetto allo scorso anno e mi mantengo, credo, nelle prima 50 posizioni.
Mi accorgo che, già dalla fine del secondo km, il percorso non è quello paesaggisticamente spettacolare dello scorso anno, non si passa più tra i filari e su e giù tra le ripide colline.
Altimetria
Procedo quasi in piano per circa 4km a un ritmo di poco sotto ai 5'/km tra una pozzanghera e l'altra, poi di colpo una discesa, quasi subito seguita da una costante salita su sentiero ciottolato di quasi 1km...testa bassa e pedalare!
In realtà, per ora, non sembrerebbe ancora di essere a un trail vero e proprio, se non per il fango, le pozze e i sentieri che sembrano ruscelli e che gli amanti dei trails affrontano divertendosi.
Verso l'ottavo chilometro purtroppo soffro di una fitta alla milza che mi accompagnerà per circa 2 km.
Riduco un po' il ritmo e perdo diverse posizioni.

Dopo il ristoro, fortunatamente, il dolore mi passa e da qui comincia il Trail che ricordavo; un po' di saliscendi, alcuni passaggi single track, il tratto simile alla savana, fango a non finire, pioggerella fastidiosa e tre guadi con l'acqua gelata fino al ginocchio...finalmente!


Passaggio divertente anche nella cantina di una cascina, siamo oltre al 13°km; la discesa che inizia, lunga e sconnessa, mi ricorda quella dell'arrivo a Ghemme dello scorso anno...è proprio questa!
Aumento raggiungo il ragazzo che mi aveva fatto la foto in acqua e gli dico che siamo quasi arrivati, allunghiamo insieme l'ultimo chilometro a 4'20'' e raggiungiamo il traguardo nel caratteristico Recetto di Ghemme.
E' un peccato che la gara sia stata "tagliata" fino a 15km dai 21 previsti (anche la lunga è diventata di 40,7km), ma probabilmente è stato giusto così per la sicurezza dei partecipanti; solo nella parte finale è stato veramente "Trail" anche se comunque è stata una corsa divertente.
Anche a leggere i primi commenti in rete e su Facebook, i trailers si sono divertiti e sono rimasti entusiasti del percorso e delle sue difficoltà.
Chiudo al 78° posto, peccato per il problema fisico accusato a metà gara.
Al solito organizzazione ottima di quelli del "Trail.running", ricco ristoro finale e pacco gara degno di nota, inclusivo di prodotti locali, vino, grappa, glassa di aceto balsamico e sottaceti.

mercoledì 10 aprile 2013

Aspettative, speranze, obiettivi...

Dopo la bella gara di domenica, riprende la preparazione per il trail di Ghemme di sabato 20 aprile.
Lunedì 10km lenti (5'20''/km), stasera un po' di ripetute in salita sul cavalcavia in campagna in cui incrocio altri due podisti compaesani e venerdì probabilmente una ventina di chilometri "trail" in Valle del Ticino.
Avevo già partecipato l'anno scorso al Monteregio Trail; quest'anno mi piacerebbe guadagnare cinque minuti sul tempo totale...sono tanti, ma l'anno scorso non conoscevo il percorso e inoltre un paio di volte sono rimasto imbottigliato in coda nei tratti in single track.
Sarebbe bello, anche, finire nei primi 100 della classifica generale, ma sarà dura; l'anno scorso ho chiuso 107° su 214.
Aspettative, speranze, sogni...spesso preparo gli allenamenti in funzione delle gare come se fossi un podista "professionista", mi impegno e sento le gare come se dovessi lottare per vincere, con relativa "fibrillazione" nei giorni pregara, com'è successo anche prima della Gamba d'Oro.
Per chi corro? Per me stesso credo....
Perchè corro? Perchè sto bene quando lo faccio, perchè ormai è automatico infilare le scarpe dopo il lavoro e scendere per strada e rilassarsi, se non fisicamente, almeno mentalmente...per vedere fin dove posso arrivare nelle gare...per conoscere fantastici paesaggi durante i trail...
Poi quando le corro, mi diverto, fatico, sputacchio (sono praticamente un lama...) e quando vedo il traguardo accelero per l'allungo finale....contento della mia nuova "piccola" o "grande" impresa.
La sera prima della gara controlli che il gps sia carico, cominci a preparare la borsa e pensi a come ti senti e se domani l'obiettivo sarà raggiungibile o no, ma il più delle volte il pensiero finale è "comunque vada..andrà bene".
La mattina, una tazza di caffè e una fetta biscottata com marmellata...poi a cercare parcheggio nei pressi del gonfiabile...c'è già tanta gente colorata che si riscalda...
Spesso mi è capitato in questi pochi anni di corsa di arrivare qualche giorno prima di una gara con il solito fastidio al ginocchio (ahh...le distorsioni a basket!!), che scompare (oppure non ci penso più..) poco prima dello start.
Cerco di dispormi il più avanti possibile sulla linea di partenza...non perchè penso di battere il favorito o il top trailer della gara, ma semplicemente perchè mi sono accorto che così non rimango a sgomitare nei primi metri, nè bloccato in coda alla prima salita su sentiero di un trail....e questo fa la differenza tra un buon 105° posto e un ottimo 95° posto in classifica finale...
Diciamo che poi l'agonismo di 25 anni di basket è rimasto lì vivo a sostenermi, a spingermi e a darmi obiettivi che mi diverte voler perseguire.
Si corre con un bagaglio carico di aspettative ed intenzioni, a volte per il semplice sentirsi bene, a volte per migliorare il tempo, a volte per finire un faticoso trail senza strisciare la lingua per terra.
E fino ad oggi i tempi migliorano, la lingua l'ho strisciata un paio di volte ma ora non la striscio più, mi sento bene e soprattutto Barbara mi sopporta......obiettivi per ora raggiunti, ma in continuo divenire.

domenica 7 aprile 2013

Gamba d'Oro a Biandrate

Questa mattina, aria fredda a Biandrate, ma niente pioggia, per 542 podisti (record di iscrizioni per il Memorial Penso Oreste); poco più di 10km, di cui un paio su asfalto e il resto in campagna.
Paolo, amico interista nonchè biandratese, non corre causa infiammazione alla caviglia e per quest'anno non vincerà il premio per la categoria dei primi tre posizionati tra i cittadini di Biandrate (come fece l'anno scorso...).
Pertanto coinvolge nella gara Ferruccio, un "ragazzo" da meno di 4'/km sui 10km e diventato ormai un mito, essendo stato capace un paio d'anni fa di partire da Mandello Vitta a piedi e di percorrere 2000km per arrivare fino a Santiago di Compostela con una media di più di 50km al giorno, per poi tornare indietro in bicicletta.
Partecipa inoltre Corrado, anch'esso amico di Paolo, dell'Atletica Trecate, che avevo conosciuto l'anno scorso e che ha un personale sulla maratona abbondantemente sotto le tre ore...                       
Sarà premiato con tanto di coppa come 1° biandratese della corsa.

Paolo dice che Ferruccio dovrebbe essere la mia lepre da seguire, ma purtroppo dopo due curve faccio fatica a vederlo ancora...l'ho visto solo alla partenza e al ristoro finale....arriverà 19°.
E' invece Fabio che mi prende come lepre; io parto veloce, i primi 4km ben sotto i 4'30''/km, poi un cavalcavia affrontato rapidamente, da qui in poi la campagna, a tratti bagnata e fangosa. Si corre anche sugli argini tra la risaia e la strada, oppure si rischia di scivolare passando nelle pozzanghere; in ogni caso la velocità cala.
Ecco che verso il settimo chilometro Fabio mi supera, in prossimità del tratto che costeggia il canale Cavour.
Manca poco alla fine, si rientra in Biandrate, ne ho tre davanti, li raggiungo, siamo appaiati. A 400mt dall'arrivo parte l'allungo, uno dei tre molla e nel rettilineo finale aumentiamo come dei matti per non superarci l'un l'altro....Guardando poi sul gps, vedo che abbiamo fatto i 400mt finali a poco meno di 4'/km e l'ultimo tratto ben più veloce...è stato entusiasmante, come se fosse stato il testa a testa per la vittoria...
In realta, comunque, chiudo al 99° posto su 542, a 4'37''/km, 8''/km in meno del mio precedente personale sui 10km.
Non male per un Gallo di due metri....

Corrado, 1° biandratese
Foto di gruppo